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MARTIRI E SANTI
P. Pascali, E. Cucchi, L. Ontani, Nunzio, M. Tirelli, L. Patella, C. Pintaldi, G. Dessì, S. Matta, F. Levini, Nam June Paik, A. Tranquilli, G. Fioroni, G. Uncini, J.Fautrier, G. Limoni, P. Canevari, P. Gandolfi, E. Luzzi, B. Ceccobelli, M. Mafai, M. Corona, M. Barzagli,C. Accardi, C. De Paolis, Primo Conti, D. Colantoni, S. Ragalzi, V. Corsini, D. Pedriali, C. Abate, N. Maier, T. Festa, G.M. Montesano, F. Silvestro, G. Picciau, R. Kennedy, P. Pusole, M. Sironi, L. Frongia, G. Gallo, G. Sgherri, M. Orsi, A. Boetti, A. Salvino, Cuoghi e Corsello, C. Palmieri, F. Passarella, M. Colazzo, T. Scialoja, F. Angeli, M. Boyden, Bigas Luna, H.H. Lim, A. Paparatti, S. De Laurentiis, G. Salvatori, Salvo, H. Nagasawa, P. Pizzi Cannella, C. Permeke, D. Galliano, M. Cannavacciuolo, A. Bulzatti, S. De Luca, S. Di Stasio, V. Brauner, F. De Grandi, M. Carocci, R. Fumasoni, S. Lombardo, A. Passa, L. Gardini, M. Schifano, N. Crafa, L. Romualdi, G. Albanese, R. Barni, M. Basilé, A. Bazan, P. Del Giudice, M. Neri, P. Burke, E. Gallian, F. Zaffina, I. Iurilli, A. Peterlini

L’Eredità di Martiri e santi confluisce in questa mostra. Non una corsa frenetica come la prima, che prevedeva un ritmo quotidiano, ma pur sempre un percorso dove le mostre sono viste come tappe, una ogni tre settimane. Oltre all’elemento tempo è determinante l’elemento spazio. Come un vero e proprio giro d’Italia la manifestazione corre di città in città e ne scopre i campioni in erba, dell’arte piuttosto che del pedale. Ogni tappa, chiamata col nome di città, prevede un direttore di corsa, pardon, un curatore artistico. Si inizia con Torino (15 novembre), dove la scelta degli artisti è affidata a Luca Beatrice. Per Milano (6 dicembre) sceglie Gianni Romano. A Venezia e Trieste (10 genaio), due tappe in una, c’è Chiara Bertola. A Bologna (31 gennaio), Roberto Daolio, Fabiana Sargentini è incaricata a Firenze (21 febbraio). A Roma (14 marzo) Raffaele Gavarro. A Napoli (11 aprile), Gabriele Perretta. E a Palermo (29 aprile), infine, c’è Demetrio Paparoni… ….si dovrebbe avere una visione abbastanza esaustiva della giovane arte italiana. Su quali spalle, idealmente, si poserà l’agognata maglia rosa?

Fabio Sargentini

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