… abbiamo adottato una scomposizione del testo tra dialoghi dal vivo e voce registrata. In questo modo la narrazione teatrale si avvicina alla pagina scritta, che vede, per l’appunto, i dialoghi alternati a riflessioni del narratore…
…e un ruolo antinaturalistico nello spettacolo è giocato non soltanto dalla voce narrante registrata, ma anche dalle luci che, usate con stacchi ritmici fra luce e buio, danno un carattere di apparizione alle immagini.
Infine abbiamo voluto collegare il mito di Orfeo e Euridice ad un problema della coppia d’oggi: quello della rivalità creativa tra uomo e donna. Lui è poeta e lei attrice. Questo ci ha consentito di toccare il tasto, anche se appena sfiorato, del teatro nel teatro. 
Sui protagonisti pende la spada di Damocle della separazione sentimentale che, quando avviene, è intesa da Orfeo come lutto. Da qui il suo sogno, il viaggio onirico in un Ade tutto al femminile, che permetterà ad Orfeo, mitigando le sue paure, di accettare che Euridice, donna, sia un’artista.
Il sogno di Orfeo è andato in scena alla Sala 1 di Roma
Elsa Agalbato Fabio Sargentini