…Ballerina va considerato come un invito a ritrova¬re nel palcoscenico il luogo insostituito dell'illusione e della fantasia. Per spiegare lo spettacolo non mi arrampicherei sugli specchi vischiosissimi del comportamentale o del concettuale. Mi pare che Sargentini nutra una straziata nostalgia del teatro, di quella miracolosa magia che è il buio dei palcoscenico, del sipario che si alza e si abbassa e consente apparizioni indelebilmente im¬presse nella memoria. Già questo è tutto. Possono esservi sopraffazioni di disperata eleganza, sopraffazioni di estetismo, ma la ballerina che descri¬ve sotto i nostri occhi la sua stupita, attonita piroetta è la proiezione di un bel sogno di teatro. Accettiamo¬la per il piacere che emana, apparendo e sparendo fasciata dal buio.
Enzo Siciliano