VIVA VILLA!
…prendendo oggi in mano l’Odissea tradotta da Emilio Villa sono stato piacevolmente colpito da come la sua traduzione sappia essere coinvolgente. E che ritmo Emilio restituisce a Omero! Per l’entusiasmo mi è venuta voglia di gridare il suo nome nell’aria: Viva Villa! ho esclamato d’istinto, e lì è nato, per caso, il gioco d’identità tra Pancho e Emilio. Erano entrambi corpulenti: forse questo li ha uniti nella mia mente. Del resto anche Emilio nel linguaggio è stato un rivoluzionario. Non s’è mai arruolato e nella vita era un randagio. Questa lettura dell’Odissea, che vede impegnati ben ventuno attori, è l’ultimo degli eventi sul tempo messi in atto nella mia carriera… Il cast, a cura di Elsa Agalbato, annovera vecchie volpi e verdi speranze. In una struttura come questa, basata su una ferrea sequenza temporale, è insita anche una sorta di sfida sottile. Chi riuscirà a rendere l’ascolto più avvincente? Io stesso, che ho ideato l’evento, ora che è sulla pedana di lancio mi sento tremare le vene e i polsi. È una bella scommessa, di questi tempi, un evento che si protrae e si conclude nell’arco di quarantotto ore. Ma è bello anche, per chi l’ha praticato da giovane, imbarcarsi ancora oggi in un lavoro sull’energia.
Fabio Sargentini